Psicologia: istruzioni per l’uso

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Psicologia: istruzioni per l’uso

 
Psicologo, psicologia, colloqui, disturbi mentali, farmaci…

Spesso ci sono numerosi dubbi su queste tematiche, accompagnati talvolta da pregiudizi e paure.

Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza su questo mondo così complesso e affascinante.

  • Quando andare dallo psicologo?

Uno dei pregiudizi più diffusi sulla professione dello psicologo è che ci vadano “solo i matti”. Ovviamente le cose non sono così: lo psicologo può aiutare sia in casi di patologie clinicamente significative sia nei momenti di cambiamento o stress che tutti noi ci troviamo quotidianamente ad affrontare. Talvolta infatti, problematiche lavorative, relazionali, di salute o famigliari possono essere difficili da gestire in autonomia e può essere necessario rivolgersi a uno psicologo che aiuti a ritrovare stabilità e benessere.

  • Perchè andare dallo psicologo? Posso farcela da solo!

Un’altra delle idee più comuni è che rivolgersi allo psicologo sia sintomo di debolezza e scarsa forza di volontà. Cercare di risolvere i propri problemi in autonomia è importante e salutare ma, se questo non è possibile (perchè le problematiche da affrontare sono molto grandi o perchè ci si trova in un momento esistenziale complesso) è un atto di grande maturità e forza rendersi conto di avere bisogno di aiuto e rivolgersi a un professionista.

  • Non voglio che qualcuno mi dica cosa devo fare

Il compito dello psicologo non è indirizzare il paziente verso una scelta di vita piuttosto che un’altra, ma aiutarlo a capire l’origine della sua sofferenza e come agire per ritrovare serenità e stabilità.

É importante inoltre evidenziare come il Codice Deontologico degli Psicologi sottolinei proprio il rispetto dell’autonomia del paziente:

Lo psicologo rispetta l’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza.”

  • Quanto dura e come si svolge un colloquio?

Ogni incontro ha una durata di circa 50-60 minuti. 

Durante il primo colloquio vengono raccolte le informazioni generali sul contesto di vita della persona (dove vive, con chi, lavoro/studio, relazioni affettive e familiari) e sulla situazione che ha portato alla richiesta dell’appuntamento. Successivamente si cercherà di comprendere sia la storia di vita precedente sia come si svolge la quotidianità, al fine di individuare i momenti di difficoltà attuali e pregressi, la loro origine, le motivazioni e le possibili modalità di gestione.

  • Con quale frequenza si svolgono le sedute?

La frequenza dei colloqui dipende dalla tipologia e dalla gravità dei sintomi, dalla disponibilità del paziente e dalla fase del percorso. Solitamente all’inizio del percorso terapeutico gli incontri avvengono con cadenza settimanale o quindicinale.

  • Quanto dura una terapia?

La durata del percorso psicologico dipende da numerosi fattori soggettivi e, per questo, è difficilmente prevedibile. Le modalità e i tempi degli incontri sono sempre concordati con il paziente che può in qualsiasi momento scegliere di interrompere il percorso terapeutico.

 

  • Lo psicologo può prescrivere farmaci?

No: lo psicologo, così come lo psicoterapeuta, non è un medico e pertanto non può prescrivere farmaci. In caso di necessità (sempre in accordo con il paziente) è possibile che lo psicologo collabori con uno psichiatra, che è il professionista più indicato per la somministrazione di psicofarmaci.

  • È possibile detrarre dalle tasse le spese delle prestazioni psicologiche?

Si: i colloqui psicologici sono prestazioni di tipo sanitario e per questo detraibili in sede di dichiarazione dei redditi ed esenti IVA.

Dal 2016 gli psicologi sono tenuti a notificare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute dai loro clienti, a meno che questi non si oppongano espressamente all’invio dei dati inerenti alle loro fatture. 

  • Come sono trattati i dati personali?

Ogni dato sensibile viene trattato nel rispetto della privacy. Nessuna informazione viene trasmessa a terzi in mancanza del consenso dell’interessato.

Durante il primo colloquio viene fornito un modulo per l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e di consenso informato.

Hai altre domande o dubbi su psicologia, percorso terapeutico e colloqui? Scrivimi!

Sitografia:

Ordine Psicologi della Lombardia I 10 pregiudizi sullo psicologo, Chi è lo psicologo?

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