La professione di psicologo è regolamentata dalla Legge 56/89 e dal Codice Deontologico e prevede l’obbligatorietà di iscrizione ad un Albo professionale.
Lo psicologo si occupa di sostegno psicologico, un’attività finalizzata alla promozione del benessere individuale, di coppia, di gruppo o di comunità. Un percorso di sostegno può essere utile sia in momenti di cambiamento (trasferimenti, mutamenti nello stile di vita, variazione delle abitudini alimentari…) che di crisi (perdita del lavoro, rottura affettiva, disoccupazione, lutto…).
Di fronte a una difficoltà che ci destabilizza spesso fatichiamo a riposizionarci in modo efficace ed adattivo all’interno della nostra vita, siamo confusi su come comportarci e ci sembra di avere poche possibilità di scelta davanti a noi. Nei momenti di cambiamento, o ancor più di crisi, spesso la confusione può essere tale che nemmeno noi riusciamo più a riconoscerci (“non so più chi sono… da come mi comporto non sembro nemmeno più io… prima non ero così!”) e non sappiamo cosa fare.
Lo scopo del percorso psicologico non è indirizzare le persone verso una scelta piuttosto che un’altra, ma aiutarle a capire meglio i cambiamenti avvenuti, rileggendo insieme la propria storia di vita in modo differente e dando così una diversa attribuzione di significato alla realtà. Sarà quindi possibile mutare i propri atteggiamenti e, di conseguenza, i propri comportamenti e trovare nuovi obiettivi e possibilità d’azione.
“I viaggi che portano alle scoperte maggiori non sono quelli in cui si vedono mondi nuovi, ma quelli in cui rivediamo mondi conosciuti con occhi diversi” (Marcel Proust)
Lo psicologo si occupa inoltre di attività di prevenzione di situazioni a rischio, sensibilizzazione e interventi educativi, al fine di promuovere benessere e corretta informazione psicologica.
Un altro aspetto rilevante della professione riguarda la valutazione neuropsicologica mediante l’ausilio di test e strumenti standardizzati.
Infine lo psicologo può occuparsi di riabilitazione o abilitazione di funzioni cognitive e sociali in persone con disabilità psichiche, disturbi cognitivi, DSA, patologie psichiatriche, problematiche di dipendenza da sostanze o gioco d’azzardo, deficit neuropsicologici in seguito a malattie degenerative.
Per ulteriori informazioni consulta il mio articolo Psicologia: istruzioni per l’uso