Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra, Psicanalista… cosa cambia?
Nel linguaggio comune, spesso Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra, Psicanalista vengono utilizzati come sinonimi ma tra queste professioni ci sono alcune sostanziali differenze.
Lo Psicologo è un laureato in Psicologia che dopo i 5 anni di università (3 anni di laurea triennale + 2 anni di laurea magistrale), svolge un anno di tirocinio formativo professionalizzante e sostiene l’Esame di Stato iscrivendosi all’Albo degli Psicologi. É quindi molto importante prima di rivolgersi a un professionista controllare che sia correttamente abilitato allo svolgimento della professione attraverso il sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.
Lo Psicoterapeuta è uno Psicologo che dopo l’abilitazione ha frequentato una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della durata di almeno 4 anni per affinare ulteriormente le sue competenze teoriche e pratiche. Le scuole di Psicoterapia possono essere frequentate anche da medici. Esistono diverse Scuole di Specializzazione, sia pubbliche che private, che adottano diversi approcci teorici. Tra le più comuni: cognitivo-comportamentale, sistemico, psicoanalitico, strategico-breve. Lo Psicanalista è quindi uno Psicoterapeuta che ha frequentato una Scuola di Specializzazione a indirizzo psicanalitico.
Lo Psichiatra è un medico laureato in Medicina e Chirurgia e con una specializzazione post-lauream in Psichiatria. Lo psichiatra e il medico-psicoterapeuta possono somministrare terapie farmacologiche mentre lo psicologo e lo psicoterapeuta, non avendo una formazione medica, non possono prescrivere farmaci. Lo psichiatra può fare psicoterapia anche senza aver frequentato un’apposita scuola di specializzazione.
Il compito dello psicologo, secondo il Codice Deontologico è “promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità […] Migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace.”
Per svolgere questo compito lo Psicologo utilizza come strumento principale il colloquio clinico, ma può avvalersi di test diagnostici e valutativi. Come spiegato in questo articolo, lo Psicologo si occupa di sostegno psicologico in momenti di cambiamento o crisi personale, può inoltre effettuare valutazioni neuropsicologiche, svolgere attività di prevenzione in ambito scolastico o sociale, occuparsi di selezione del personale e formazioni aziendali, contribuire alla ricerca in ambito scientifico e universitario, potenziare funzioni cognitive con attività di riabilitazione.
Lo Psicoterapeuta, oltre a queste competenze, può intervenire anche su disturbi psichici più profondi. Le competenze acquisite durante gli anni della Specializzazione sono più accurate e approfondite e permettono di effettuare degli interventi terapeutici efficaci anche per sofferenze più strutturate.
Questo non significa che solo chi ha una sintomatologia complessa deve recarsi dallo Psicoterapeuta, ma che questo professionista ha le capacità di indagare più a fondo nella sofferenza e ha gli strumenti terapeutici necessari per aiutare anche nei casi di maggiore difficoltà. Allo stesso modo, non è detto che lo Psicologo non sappia aiutare pazienti con particolari problematiche: tutto dipende dalla formazione, dall’esperienza e dal continuo aggiornamento del professionista. E’ però importante sottolineare che il codice deontologico prevede che:
Articolo 37 Lo psicologo accetta il mandato professionale esclusivamente nei limiti delle proprie competenze. Qualora l’interesse del committente e/o del destinatario della prestazione richieda il ricorso ad altre specifiche competenze, lo psicologo propone la consulenza ovvero l’invio ad altro collega o ad altro professionista.
L’invio ad un altro collega potrebbe avvenire non solo per una mancanza di formazione o esperienza in un determinato ambito, ma anche per difficoltà soggettive del terapeuta ad affrontare determinate tematiche. La componente umana e di relazione è infatti fondamentale in una professione come quella psicologica: l’alleanza terapeutica tra paziente e professionista è uno strumento necessario e utilissimo ai fini del buon esito del percorso. Può capitare che lo psicologo abbia difficoltà con alcune tematiche o che il cliente non si senta a suo agio e non riesca a instaurare un legame col terapeuta: in questi casi è opportuno parlarne in seduta ed eventualmente rivolgersi ad un altro collega.
Per informazioni su come funzionano le sedute, clicca qui.
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